
Questa è una delle domande che clienti privati, installatori di impianti fotovoltaici ed imprese edili ci pongono più spesso.
Talvolta un sistema di ancoraggio anticaduta, viene installato in occasione di interventi per i quali è già presente una pratica edilizia.
Le attività possono essere gestite nell’ambito di un Permesso di Costruire, una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).
Esistono poi interventi in edilizia libera, che seppur non prevedano la presenza di una pratica edilizia, possono richiedere l’installazione di un sistema anticaduta permanente.
Alcuni esempi:
- L’installazione di un impianto fotovoltaico in zone prive di vincoli paesaggistici
- La sostituzione delle tegole
- La posa o la sostituzione di una guaina impermeabilizzante
Capita spesso, inoltre, che un proprietario o amministratore di un immobile decida di propria iniziativa, di montare sul tetto della propria abitazione una linea vita o uno o più ancoraggi puntuali per garantire l’accesso sicuro alla copertura.
E quindi..in questi casi l’installazione di una linea vita richiede l’apertura di una pratica edilizia?
La questione non è secondaria, poiché l’apertura di una pratica edilizia comporta tempi e costi che si vanno ad aggiungere a quelli già previsti per l’installazione di un sistema di ancoraggio anticaduta.
Alcuni tecnici sostengono che, essendo gli elementi del sistema anticaduta, quasi sempre fissati ad elementi strutturali dell’edificio, sia necessario gestire l’installazione di una linea vita tramite una SCIA.
La SCIA infatti è necessaria quando si eseguono interventi edilizi che riguardano le parti strutturali di un edificio.
Gli uffici tecnici dei comuni, quando interpellati, tendono spesso ad indirizzare i richiedenti verso l’apertura di una pratica edilizia, facendo talvolta marcia indietro quando si chiedono spiegazioni sull’indicazione fornita.
Noi di ABACO E.V. abbiamo studiato a fondo l’argomento mettendo in relazione le norme con le attività che vengono effettivamente svolte durante l’installazione di una linea vita o di un sistema di ancoraggi puntuali.
Siamo giunti alla conclusione, condivisa con molti tecnici con i quali ci siamo confrontati, che:
In molte occasioni, l’installazione di una linea vita si può effettuare in regime di edilizia libera, ovvero senza l’apertura di una pratica edilizia.
In questo caso il fascicolo dei documenti viene semplicemente consegnato al committente e non viene depositato presso gli uffici tecnici comunali.
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Vuoi capire se nel tuo caso è necessario gestire l’installazione di una linea vita con una pratica edilizia o se puoi procedere in regime di edilizia libera?
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